84 movimentazioni all’interno del Porto industriale, con una cinquantina di navi per circa 2,5 milioni di tonnellate di merci nello scorso mese di aprile. Era dal lontano 2004 che lo scalo di Santa Giusta non raggiungeva risultati da record.

La movimentazione delle merci ha interessato il porto con le navi sia in arrivo che in partenza. Dal porto di Oristano sono partire per le varie destinazioni internazionali soprattutto il “feldspato”, la polvere di marmo destinata in gran parte alla Spagna, la perlite per le cementerie, la bentonite e  il clinker, una componente base del cemento.

Sono invece arrivati mangimi e granaglie destinate alla società Cellino e Martini, idrocarburi per la Ivi petrolifera, olio di palma per la Cwf. Ancora fertilizzanti di varie società e soprattutto il pellet importato e rivenduto dalla nuova società Carta di Tinnura.

“Lo scalo Oristanese ha ripreso l’attività di import ed export come non accadeva da decenni - commenta il presidente del Cipo, il Consorzio industriale Massimiliano Daga -: la presenza di quasi 50 navi in banchina in un solo mese, sotto la regia della Capitaneria di Porto e della compagnia piloti e delle agenzie marittime lo dimostra ampiamente. I progetti avviati nell’area industriale, dove sono arrivate nuove aziende, ed i progetti di ampliamento previsti dall’Autorità portuale della Sardegna, rappresentato grandi opportunità per il nostro Porto industriale”.

Il 26 maggio arriverà la prima nave da trasporto di metano in Sardegna. Una nave con un carico di 7.500 metri cubi che servirà il nuovo deposito di Gnl (gas naturale liquefatto, una miscela di idrocarburi costituita prevalentemente da metano) della società Higas, primo in Italia nel suo genere.

All’inaugurazione prenderanno parte il presidente della Regione, Christian Solinas, il viceministro del Mise, Alessandra Todde e le autorità locali del territorio, insieme ai vertici dell’Autorità portuale della Sardegna e della società Higas.

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