Sale il pressing dei partiti perché arrivi entro la settimana il decreto Sostegni, la prima "manovra" del governo Draghi che dovrà distribuire 32 miliardi di nuovi aiuti a imprese, lavoratori e famiglie.

Il provvedimento dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri venerdì, dopo un vertice di maggioranza che si terrà probabilmente già oggi pomeriggio, e sarà parte di una strategia in più tappe: a stretto giro, come ha preannunciato il sottosegretario al Mef Claudio Durigon, dovrebbe arrivare un "decreto che possa dare vitalità alle imprese per la ripartenza", che dovrebbe contenere anche il pacchetto "salva-imprese" studiato dal viceministro all'Economia Laura Castelli per rivedere le norme sui fallimenti ed evitare il collasso delle realtà in difficoltà temporanea causa Covid. Seguirà poi un nuovo scostamento da almeno 15-20 miliardi, che la Lega già chiede di 30 e Forza Italia di 35.

Il decreto Sostegni "si muoverà lungo 5 direttrici", spiega Castelli: l'impianto prevede quasi 12 miliardi per gli indennizzi a fondo perduto alle attività produttive, con un fondo ad hoc per la montagna - che dovrebbe partire da 600 milioni lasciando spazio al Parlamento per aumentarlo - circa 6 miliardi per la sanità di cui 5 per implementare il piano vaccini, e poco meno di 10 miliardi alle misure per famiglia, lavoro, indennità per stagionali e sportivi, Cig (che si accompagnerà al blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per chi ha gli ammortizzatori ordinari e fino a ottobre per tutti gli altri, come ha confermato il ministro Orlando). E ancora Reddito di cittadinanza e Reddito di emergenza, Naspi e Fondo occupazione.

Ci saranno nuovi criteri per il Rem o la sola sospensione del Reddito di cittadinanza per chi trova temporaneamente lavoro. E cambierà anche il meccanismo di calcolo dei contributi alle imprese. Eliminati i codici Ateco, a contare saranno le perdite (almeno il 33% ma Fi chiede il 30%) dell'intero 2020 rispetto al 2019. Su questa base si dovrebbe calcolare la perdita media mensile, e la base su cui applicare la percentuale di ristoro dovrebbe essere poi due mensilità.

Gli aiuti andranno a circa 3 milioni di Pmi fino a 10 milioni di giro d'affari - compresi 800mila professionisti - e andranno da un minimo di mille euro per le persone fisiche a massimo 150mila euro con 5 fasce percentuali, dal 30% per i più piccoli al 10% per i fatturati tra 5 e 10 milioni.

(Unioneonline/D)
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