Scatta la corsa ai fornelli: gli italiani trascorrono quasi tre ore (2,8) in cucina per preparare le tavole del Natale che oltre nove su dieci (91%) hanno scelto di trascorrere a casa propria, o con parenti o amici.

Il dato emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè secondo cui solo il 9% ha scelto di passare il giorno di Natale al ristorante o in agriturismo.

Tra chi si occupa del pranzo, l’89% lo prepara personalmente. Un ritorno al fai da te spinto da diversi motivi, con tanti giovani che vedono la cucina come attività di svago, relax e affermazione personale. Un 6% ha deciso di ordinare tutto da asporto, mentre il restante 5% si affida alle pietanze portate da parenti o amici.

La paura della ripresa dei contagi e della diffusione dell'influenza australiana non frena la voglia di un ritorno alla socialità delle feste, testimoniata dal fatto che la media di persone a tavola risale quest'anno a otto, una in più rispetto allo scorso anno e ben quattro in più rispetto al Natale 2020, quando il lockdown e le misure restrittive avevano imposto limiti nell'ospitalità e nelle presenze.

La spesa media per il Natale a tavola è di 106 euro a famiglia, solo il 6% in meno rispetto alle feste del 2021. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per oltre otto italiani su dieci (84%) assieme alla frutta locale di stagione (90%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro, fermo al 74%. Il 51% sceglie anche i dolci della tradizione locale.

Le tavole inoltre si arricchiscono soprattutto dei prodotti regionali tipici della ricorrenza e più gettonati,  in Sardegna le pabassinas con sa sapa. Le differenze territoriali ed economiche dividono gli italiani nella spesa ma le scelte a tavola contribuiscono a riunirli: il 92% ha acquistato per le feste soprattutto prodotti italiani, tra un 53% che lo ha fatto soprattutto perché sono più buoni e il 39% che vede come priorità sostenere l'economia e il lavoro del proprio Paese

(Unioneonline/L)

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