Passato e futuro del distretto del sughero in Sardegna
La storia del distretto, l'inizio della crisi e le sue cause e le soluzioni per uscirne. Una sintesi della presentazione del Direttore del Centro Studi al convegno di Calangianus del 14 giugno 2013Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Passato e futuro del distretto del sughero: questo il tema dell'intervento di Francesco Manca, direttore del Centro Studi L'Unione Sarda al convegno del 14 giugno a Calangianus.
Il distretto industriale del sughero è localizzato in Gallura e comprende i comuni di:
Aggius, Berchidda, Bortigiadas, Calangianus, Luras, Monti e Tempio Pausania.
La Sardegna è il monopolista della produzione della materia prima in Italia con i suoi 140 mila ettari di superficie sughericola specializzata e una analoga superficie è interessata dalla presenza della sughera seppure in forma isolata o collocata all’interno di altri boschi.
Ogni anno vengono lavorati circa 300 mila q.li di materia prima. Le importazioni di semilavorati di sughero ammontano a circa 140 mila q.li e provengono principalmente dall’Africa mentre le esportazioni sono rivolte all’Unione Europea, gli Stati Uniti e l’Australia.
La crisi del distretto
L'industria del sughero sta attraversando una crisi di vaste proporzioni che deriva dal progressivo abbandono delle tecniche tradizionali e in particolare di quelle legate all'artigianato con una forte spinta verso l'industrializzazione e l'innovazione dei processi produttivi. L'insufficienza delle materie prima ha reso la Sardegna un importatore netto di sughero grezzo e/o semilavorato, ciò è derivato anche dalla presenza di fenomeni storici come la siccità e gli incendi, il forte ridimensionamento delle piccole imprese in particolare di quelle artigiane e lo sfilacciamento del livello di cooperazione tra le aziende. A ciò si aggiunge il processo di delocalizzazione di grandi imprese e l'accentuarsi del livello competitivo tra i mercati, oltre all'introduzione di prodotti concorrenziali soprattutto per il settore enologico.
Come uscire dalla crisi
Un adeguato piano di forestazione per aumentare la disponibilità di materia prima di eccellente qualità e sistemi efficaci di sterilizzazione, la cooperazione tra le imprese del distretto, lo sviluppo e l'adeguamento della logistica e la valorizzazione del sughero sardo sono solo alcuni dei punti chiave da ridefinire affinché il distretto possa riprendere a funzionare adeguatamente
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