Il coronavirus ha dato il colpo di grazia a un settore già pesantemente in crisi, quello dell'artigianato.

E' quanto emerge da un rapporto della Cgia, che segnala come la Sardegna sia stata particolarmente colpita dal crollo.

Tra il 2009 e il 2019, riporta, abbiamo perso il 12,2% delle imprese di questo comparto (in particolar modo edili, autotrasportatori e aziende metalmeccaniche) in particolare al Sud e nelle Isole: in testa, in quanto a perdite, la Sardegna -19%, Abruzzo -18,8%, Umbria -16,2%, Molise -16,1% e Sicilia -15,9%.

Quanto alla nati-mortalità, riferita al primo trimestre del 2020, Lombardia (-1.814 imprese), Emilia Romagna (-1.215), Piemonte (-1.068) e Veneto (-1.002) sono i territori che in termini assoluti hanno registrato il saldo più negativo.

A livello provinciale, sempre nel primo trimestre di quest'anno, le situazioni più ''pesanti'' di contrazione delle imprese artigiane si sono verificate nelle grandi aree metropolitane. In particolare a Torino (-544), a Milano (-490), a Roma (-421), a Bari (-346) e a Bologna (-274).

Su 105 province analizzate, le uniche che hanno registrato un saldo positivo sono state tre: Trieste (+11), Imperia (+16) e Catania (+76).

(Unioneonline/D)
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