Edizione numero sessanta per la Fiera dell'Artigianato Artistico della Sardegna di Mogoro, che celebra l’importante traguardo in un omaggio alla figura femminile e, in particolare, alle sette donne tessitrici che, nel 1962, formarono il gruppo delle Artigiane Autonome Mogoresi e promossero la prima Fiera.

Il via alla rassegna sabato 31 luglio (inaugurazione il 30 luglio alle 19), in un’esposizione animata dallo stesso spirito che contraddistinse il primo appuntamento fieristico: un punto di incontro tra il vecchio e il nuovo, un ponte ideale sospeso tra innovazione e tradizione.

Soprattutto, però, una celebrazione dell'auspicato ritorno alla "nuova normalità" e alla riapertura delle botteghe artigiane, a un anno e mezzo dall'inizio della pandemia, attraverso l’elemento scenografico dei Portali, i tipici ingressi delle abitazioni del centro storico di Mogoro e diffusi negli altri cinque Comuni dell'Unione Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Pompu, Simala e Siris). L’allestimento prevede, nel dettaglio, la riproduzione di sette rocche (rappresentanti le sette donne tessitrici) e di sei portali, insieme a quattro grandi strutture raffiguranti arazzi e tappeti della tradizione e tessitura di Mogoro.

Altra novità di quest'anno è rappresentata dalla durata della manifestazione. La nuova Giunta comunale guidata dal sindaco Donato Cau, su proposta dell'assessore dell'Artigianato, Commercio e Attività Produttive, Francesco Serrenti, ha deciso di "allungare" l'esposizione di due settimane, sino al 19 settembre.

"È proprio vero che, alla fine, la storia si ripete - afferma il sindaco Cau - 60 anni fa, in un periodo di crescita economica, grazie alla lungimiranza di un sindaco, si capì che si andava incontro a un nuovo periodo di crescita e di benessere e che era necessario farsi trovare pronti. Era il momento di mettersi in gioco prendendo in considerazione le ricchezze locali della comunità". 

I NUMERI – Presenti 99 espositori (96 aziende artigianali e 3 del settore agroalimentare) e, in esposizione, i manufatti di imprese operanti nei settori della ceramica (32), della tessitura (9) e dei tessuti (11), dell’oreficeria (15), della coltelleria (2), del legno (11), dei metalli (5), della pelletteria (3), della cestineria (2), del vetro (3), del ricamo (3) e dei prodotti agroalimentari. All’interno dello spazio fieristico ci saranno anche le opere di un gruppo di artigiane armene che proporranno lavori in tessitura tra tradizione e innovazione.

COME PARTECIPARE – Come da tradizione, la manifestazione sarà ospitata nel Centro Fiera del Tappeto di Mogoro, uno spazio ampio che è stato allestito rispettando i protocolli imposti dall’emergenza sanitaria. Per accedere all’esposizione, visto il numero limitato di presenze ammesse in contemporanea a causa dell’emergenza Covid, è consigliata la prenotazione online.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata