Prezzo del latte e programma di sviluppo rurale al centro del dibattito promosso da Coldiretti Nuoro e Ogliastra a Macomer.

"Denunciamo con forza il bluff delle sovrapproduzioni di latte paventato dai trasformatori - afferma il direttore provinciale di Coldiretti, Alessandro Serra - che preannunciavano un aumento del 30% (100milioni di latte in più, rispetto ai 330 milioni dell'annata precedente). Previsioni assurde che hanno causato l'abbassamento del prezzo del latte, quando in realtà l'aumento effettivo delle produzioni è stato inferiore al 10%".

Una remunerazione del latte "ambigua e illegale perché non ripaga dei costi di produzione", secondo il presidente regionale Simone Cualbu, che prospetta due soluzioni per cercare di risollevarne il prezzo. "Diminuire le scorte di Pecorino Romano -spiega - con misure e bandi per gli indigenti e programmare le produzioni del prossimo anno, in modo da evitare gli eccessi che determinano il crollo del prezzo del latte".

Di abbandono da parte della Regione hanno parlato i pastori che chiedono più sostegni economici e più certezze. "La verità - dice Giovanni Murru, presidente di Coldiretti Giovani- è che le risorse finanziarie inserite all'interno del Psr non sono sufficienti a coprire le esigenze del settore agro zootecnico, in cui negli ultimi anni molti giovani hanno investito. Occorre una politica di programmazione e sostegno più incisiva".
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