È ancora allarme fra gli allevatori sardi per le conseguenze sanitarie ed economiche della recente epidemia di lingua blu.

Con una lettera inviata agli assessori regionali all'Agricoltura e alla Sanità, Gian Franco Satta e Armando Bartolazzi, Coldiretti Sardegna ha sollecitato un incontro "urgente" del tavolo tecnico regionale sull'emergenza. Obiettivo affrontare alcune criticità, fra le altreindennizzi ai piani vaccinali, gestione dei focolai e necessità di strategie preventive efficaci.

«Chiediamo di essere coinvolti attivamente nelle decisioni ma soprattutto informati chiaramente sulla strategia regionale per affrontare il problema senza dimenticare la campagna vaccinale e la profilassi per il prossimo anno - affermano nella missiva il presidente e il direttore Battista Cualbu e Luca Saba - non possiamo permetterci ritardi né il tentativo di scaricare responsabilità sugli allevatori».

Coldiretti sottolinea inoltre che, «sebbene il vaccino sia uno strumento importante, la vera priorità è attuare un piano di contrasto che sia efficace per la lotta al culicoide e prevenire la diffusione della malattia. Su questa lotta all'insetto vettore, Coldiretti ritiene necessario aumentare i fondi per il contrasto alla proliferazione del culicoide sostenendo e implementando la sperimentazione».

Coldiretti Sardegna ritiene inoltre «indispensabile» comprendere quali siano le azioni che la Regione intende mettere in atto per contenere la lingua blu e prevenirne nuove recrudescenze. «Non si possono continuare a rincorrere le emergenze ed è necessario un piano organico che consenta di anticipare i problemi, considerato che ogni anno, con l'arrivo della stagione calda, il virus torna a colpire il comparto zootecnico sardo», ricordano presidente e direttore. «Serve una pianificazione chiara per non penalizzare ulteriormente il settore e consentire agli allevatori di poter vendere i propri capi nei momenti cruciali del mercato - osservano - Inoltre, si chiede di destinare risorse economiche per l'acquisto di repellenti utili a contrastare il culicoide e di predisporre piani di bonifica dei terreni per ridurre la presenza dell'insetto vettore e limitarne la diffusione».

(Unioneonline)

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