Disinfestatori al lavoro nelle zone della Sardegna alle prese con l’ennesima invasione di cavallette. Ma la situazione appare “inarrestabile” e minaccia nuove aree.

Gli agricoltori, sempre più preoccupati e amareggiati, lamentano: “Quattro anni di inerzia, ora fuori i responsabili”.

E anche le associazioni del comparto son furibonde. A cominciare dalla Cia, che stima che le cavallette stiano devastando circa 24mila ettari di territorio.

"Lo stato in cui versa il comparto primario sardo, le cui problematiche sono puntualmente ignorate dalla politica sarda e nazionale, ha causato anche la mancata coltivazione di una parte dei terreni, favorendo tra i tanti problemi il proliferare della presenza delle cavallette - si legge in una nota dell’associazione -. Un fenomeno invasivo e distruttivo che oggi riteniamo sia necessario combattere con prodotti che non arrechino danni alle coltivazioni e agli allevamenti, nel pieno rispetto e nella completa tutela delle produzioni sarde oltre che dei consumatori finali". "L'invasione annunciata delle cavallette – prosegue la Cia – è solo la punta dell'iceberg delle difficoltà in cui versa il comparto agricolo sardo, costantemente alle prese con problemi che avrebbero dovuto trovare soluzioni da tempo, non ultimo è l esempio della blue tongue della scorsa estate".

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata