Lavoratori autonomi, redditi bassiLa Sardegna è ultima in classifica
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Più ricchi rispetto a qualche anno fa, ma pur sempre i più poveri d'Italia. Gioie e dolori dei lavoratori autonomi della Sardegna, quasi 65mila quelli censiti dallo studio della Cgia di Mestre in base alle dichiarazioni dei redditi del 2015.
Anno chiuso per tutti con fatturati medi in crescita rispetto al 2013, tuttavia ben al disotto delle cifre denunciate dai colleghi del resto del Paese.
LO STUDIO - Il report dell'associazione ha preso in considerazione liberi professionisti e imprese individuali, individuando a Cagliari le realtà più fortunate dell'Isola. Nel capoluogo infatti i 22.246 lavoratori autonomi attivi hanno denunciato nel 2016 introiti (contabilizzati nel 2015) per 24.537 euro, in crescita di oltre 2.000 euro rispetto a due anni prima.
Un risultato positivo che ha piazzato comunque la provincia più popolosa della Sardegna al 55esimo posto in Italia, a metà esatta della classifica delle 110 vecchie province tricolori. Molto più in basso, al settantesimo posto, si è classificata la provincia di Sassari con un reddito medio dichiarato nel 2016 di 21.450 euro, superiore di oltre 2.100 euro rispetto ai 19.343 guadagnati ventiquattro mesi prima.
Poco più sotto, praticamente una dietro l'altra, si sono piazzate le ormai abolite province di Olbia-Tempio, 73esima con 21.078 euro dichiarati nel 2016; Sulcis (74esima, 20.873 euro) e Oristano (76esima, 20.542 euro), i cui lavoratori hanno visto aumentare gli introiti rispettivamente di 1.690, 1.677 e 2.177 euro.
Tra i redditi più elevati, la fascia di lavoratori tra i 50 e i 65 anni.