"Onorato continua a vendere navi non sue. Navi Tirrenia mai pagate allo Stato. Ieri, con un'operazione estera, è stata venduta per 17 milioni di euro l'ennesima imbarcazione del patrimonio della Tirrenia. L'Harmurt Puschmann in rotta sulla Cagliari-Livorno è stata ceduta ai polacchi della Unityline", è la denuncia - l'ennesima - del leader di Unidos Mauro Pili, che spiega: "Le frottole delle nuove navi, mai acquistate ma solo, stranamente, noleggiate a costi elevatissimi, confermano una situazione economico finanziaria devastante che rischia di far saltare del tutto la già vergognosa gestione della continuità territoriale da e per la Sardegna".

E l'ex deputato sottolinea come tutto stia "avvenendo con il vergognoso e scandaloso silenzio del ministro dei Trasporti Toninelli che continua a fregarsene di un armatore che svende, facendo anzi ingenti guadagni, le navi dello Stato senza che nessuno intervenga per bloccare questo maldestro quanto spregiudicato uso del patrimonio pubblico".

Non è la prima volta che Pili denuncia presunte violazioni della convenzione fra lo Stato e il gruppo Onorato. Tanto che - a settembre - l'armatore di Moby e Tirrenia aveva querelato per diffamazione l'ex deputato, chiedendo un risarcimento danni di venti milioni di euro.

Ma non è bastato per fermare la battaglia di Pili che attraverso un comunicato torna all'attacco: "L'armatore Onorato sta accelerando la dismissione di navi della Tirrenia con il solo obiettivo di fare cassa per tentare di fronteggiare il disastro finanziario internazionale - si legge nella nota - . Solo un governo complice può consentire questa vendita di un patrimonio non pagato dello Stato. È fin troppo evidente che Onorato sta godendo di coperture politiche istituzionali che meriterebbero l'attenzione della magistratura. Resta da chiarire anche il valore di queste navi considerato che risultano plusvalenze incredibili. Lo Stato ha di fatto, sin dal 2012, contabilizzato quelle navi per cifre ridicole, per poi consentire ad Onorato di venderle a prezzi esorbitanti sul mercato internazionale. Si tratta di plusvalenze che dimostrano come lo Stato abbia sottovalutato il proprio patrimonio a favore di interessi privati che vanno sottoposti al vaglio sia della Guardia di Finanza che della Corte dei conti. Un continua noleggio di navi con prezzi fuori mercato senza che nessuno verifichi se si tratti di noleggi diretti o indiretti e che tipo di rendicontazione venga fatta".

E il politico fa sapere: "Per questa ragione ho segnalato stamane agli organi preposti l'ennesima svendita del patrimonio pubblico che continua ad essere dilapidato con il silenzio di governo e regione. Il dato emerso ieri dalla borsa internazionale di Lussemburgo che ha registrato una perdita secca del 60% del Bond di Moby conferma l'obiettivo di vendere tutto e subito per tentare di evitare il tracollo economico finanziario di Moby Tirrenia. Il valore del Bond da 300 milioni è ormai considerato dagli analisti finanziari spazzatura. Il fatto che il governo non metta in atto quelle procedure minime ed elementari per tutelare il capitale pubblico, e anzi ne consenta la vendita, sono un fatto di una gravità assoluta che va perseguito sotto ogni punto di vista".

Il leader di Sardi Liberi ha trasmesso alle Procure di Roma e Milano i dati dell'ennesima compravendita di patrimonio pubblico a danno dello Stato.

(Unioneonline/s.a.)
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