Abbattere le liste d'attesa.

È questo l'obiettivo dell'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che ha portato all'approvazione da parte della Giunta regionale di nuove risorse per potenziare i presidi: dei 3,5 milioni individuati nell'ultima variazione di bilancio (in tutto 10,5 milioni nel triennio 2019 - 2021), il 78% andrà all'Ats, l'8% all'Aou Sassari, il 6% all'Aou Cagliari e il restante 8% all'Ao Brotzu.

Le percentuali potranno essere riviste negli anni successivi sulla base dei monitoraggi dei tempi d'attesa per le prestazioni erogate dalle strutture pubbliche del sistema sanitario regionale.

Saranno inoltre impiegati ulteriori 11 milioni di euro, risorse non spese da Ats e per cui la Regione ha già disposto l'utilizzo per il potenziamento della produttività dei servizi sanitari su tutto il territorio.

"Abbiamo aggiunto - dichiara l'assessore Nieddu - un altro tassello fondamentale sulla strada che abbiamo tracciato con l'obiettivo di ridurre drasticamente i tempi d'attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie nell'isola. La ripartizione delle risorse è stata decisa in accordo con le aziende e in base alla loro capacità di incrementare il numero di prestazioni".

La misura, ha aggiunto, era "prioritaria e attesa dai cittadini. Negli ultimi anni i tagli lineari ai servizi e il blocco del turnover hanno prodotto tempi d'attesa non più sostenibili".

Il potenziamento riguarderà tutti i servizi (ospedalieri e ambulatoriali, visite specialistiche ed esami strumentali) indicati nel Piano nazionale di gestione delle liste d'attesa: "Nei prossimi giorni - precisa Nieddu - sottoscriveremo i protocolli operativi con le aziende sanitarie e saremo in grado di dettagliare il piano di potenziamento per ciascun presidio, siano essi ospedali o poliambulatori".

IL SINDACATO: "SERVONO I FATTI" - "Ben vengano le rassicuranti parole dell'assessore alla sanità sulle risorse aggiuntive per abbattere le liste di attesa, però adesso servono immediatamente i fatti - commenta Gianfranco Angioni, del sindacato Usb Sanità -. Al Brotzu sono da definire con urgenza quali risorse economiche devono essere messe a disposizione sia per la parte medica che per il comparto per far funzionare a pieno regime il progetto trapianti".

"Inoltre - prosegue - sono da incrementare le prestazioni economiche integrative al fine di poter aumentare le ore delle sedute operatorie, ancor più devono essere integrate le risorse umane dei vari ruoli professionali, queste indispensabili per far funzionare al meglio la macchina organizzativa. È necessario inoltre dare immediate risposte in particolar modo ai pazienti con patologie oncologiche che aspettano con le mortificanti conseguenze il loro turno".

"Tutti gli operatori coinvolti dei diversi ambiti operativi - la conclusione - devono essere messi in condizione di poter esercitare in maniera ottimale le loro prerogative professionali, questo è fortemente auspicabile, considerato il contestuale beneficio verso la cittadinanza".

(Unioneonline/D)
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