Il nuovo governo dovrà predisporre entro la fine di quest'anno una manovra di bilancio da almeno 18,5 miliardi di euro se intende evitare l'aumento dell'Iva, correggere i nostri conti pubblici e far fronte a uscite già impegnate.

Lo afferma uno studio della Cgia di Mestre, che sostiene che per il nuovo esecutivo sarà necessario recuperare 12,4 miliardi per impedire l'incremento della principale imposta indiretta, oltre a 3,5 miliardi chiesti dall'Unione europea per il pareggio di bilancio e a 2,6 miliardi da utilizzare per la copertura di alcune spese considerate non differibili.

Nessun impatto sui conti a venire dovrebbe arrivare invece dal peggioramento dello 0,4% del rapporto tra deficit e Pil italiano, registrato nei giorni scorsi dall'Istat e ascrivibile al salvataggio pubblico delle due banche venete e del Monte dei Paschi di Siena, in quanto, secondo quanto sostiene la Cgia, "è una misura una tantum relativa al 2017".

Nel caso invece non si dovessero trovare 12,4 miliardi di euro, dal 1 gennaio 2019 l'Iva schizzerebbe dall'attuale 22% al 24,2%.

(Unioneonline/F)
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