La storia si ripete: ancora una volta il destino della Keller Elettromeccanica di Villacidro è appeso a un filo.

Il Consorzio industriale ha tempo fino al 18 maggio per l'avvio del procedimento d'acquisto. Basterebbe una delibera del Consiglio di amministrazione che probabilmente non ci sarà.

Sembra tutta colpa della politica locale che si è messa di mezzo. In testa il sindaco, Marta Cabriolu, con la sfiducia al presidente Adriano Muscas. A nulla è servita l'insurrezione dei sindacati, la richiesta di aiuto dei lavoratori e neppure l'acceso dibattito in Consiglio comunale.

Ora, alla vigilia di quell'iter che suona come un "ultimatum", scendono in campo i consiglieri di minoranza: Federico Sollai, Maura Aru e Stefano Mais del gruppo "Uniti per Villacidro", Dario Piras di "Per Villacidro".

Compatti, al presidente del Consorzio chiedono di "adoperarsi per la tempestiva conclusione del procedimento di riacquisto della Keller", al sindaco di "rimuovere ogni possibile ostacolo, al fine di favorire e facilitare la conclusione del procedimento volto al riavvio del processo produttivo della fabbrica". All'uno e all'altra di "attivare un tavolo tecnico permanente di confronto interistituzionale tra tutte le amministrazioni locali, territoriali, regionali e nazionali, con le rappresentanze dei sindacati".

La premura è d'obbligo, dopo il risultato che il Consorzio ha portato a casa l'8 marzo con "la comunicazione agli amministratori fallimentari e al giudice delegato dell'avvio del procedimento di riacquisto dello stabilimento che di fatto ha scongiurato la vendita per piccole parti dei beni mobili e del compendio".

I consiglieri si dichiarano "fortemente preoccupati, dopo l'instabilità politico istituzionale che si è creata tra il sindaco e il suo delegato, attuale presidente del Consorzio Industriale". L'obiettivo è "scongiurare gravi e pericolose ripercussioni per gli sviluppi della vertenza. Ultima tappa per lasciare integra la struttura e renderla appetibile agli imprenditori che volessero investire per il riavvio del ciclo di produzione. Ossigeno all'economia e alla drammatica crisi occupazionale che vive il Medio Campidano".
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