"Riteniamo che la crescita dell'Italia arriverà solo allo 0,2%, cioè a zero; ciò vuol dire che i problemi dell'Italia continueranno a crescere".

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, intervistato a "Che tempo che fa" su Raitre, ha parlato della difficile situazione della nostra economia, dopo le parole del ministro Giovanni Tria, che ha confermato che nel 2019 il Pil non aumenterà.

Oggi il politico lussemburghese incontrerà a Roma Giuseppe Conte, come annunciato dallo stesso premier a margine del Festival nazionale dell'economia civile.

"Il governo italiano cerca di prendere provvedimenti che permettano, crede l'esecutivo, all'Italia di riprendere a crescere. Voglio crederci ma non ne sono certo. Bisognerà dunque che siano applicati strumenti che permettano all'Italia di riavviarsi", ha aggiunto.

Al centro dell'intervista con Fabio Fazio anche il nodo dell'alta velocità Torino-Lione, oggetto di dissensi tra le due anime del governo gialloverde, Lega e Movimento 5 Stelle.

"L'Europa concede 888 milioni circa di euro per cofinanziare la Tav. Desidererei che la costruzione di questa galleria si facesse, è assai importante per ragioni economiche, per ragioni sociali, e per ragioni ambientali", ha detto Juncker, sostenendo l'importanza dell'infrastruttura.

Il presidente della Commissione europea si è detto poi "favorevole a questa nuova Via della Seta", definendola un "progetto ampio che permette di cadere l'uno nelle braccia dell'altro".

"Non mi piace che i singoli europei sottoscrivano contratti individuali con la Cina, ma in quello fatto dall'Italia con la Cina non vedo alcun pericolo grave", ha poi specificato, facendo riferimento al memorandum siglato lo scorso 23 marzo a Roma.

Ha infine affrontato la questione dei migranti, affermando che Bruxelles non ha mai abbandonato Roma nella gestione del problema.

"In termini finanziari, noi della Commissione abbiamo appoggiato ampiamente l'Italia per almeno un miliardo di euro. Così l'Italia che è stata alle prese con questo flusso massiccio di rifugiati ha potuto avvantaggiarsi della solidarietà europea, che è stata forse insufficiente, ma entro le possibilità di bilancio che abbiamo avuto, abbiamo fatto tutto il possibile", ha concluso Juncker.

(Unioneonline/F)
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