Azzeramento dell’Iva su pane, latte e pasta, imposta che scende al 5% per prodotti dell’infanzia e assorbenti. Al momento solo per un anno. È una delle novità emerse nelle ultime ore sulle misure che dovrebbero entrare la manovra.

Le notizie filtrate dall’ultimo vertice di governo parlano di un allontanamento dell’ipotesi di uno scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero e di un taglio del cuneo fiscale più corposo, sarà di tre punti anzichè due.

Capitolo pensioni: quota 103, 41 anni di contributi e 62 di età, oltre alla proroga di Opzione donna e Ape sociale. Confermato l’intervento sulle cartelle fino al 2015: pacchetto ancora da definire nei dettagli, ma per gli importi sotto i mille euro si potrebbe arrivare a uno stralcio o, in alternativa, a un pagamento ridotto. Per i pagamenti superiori si va invece verso una riduzione di sanzioni e interessi al 5%.

A fare la voce grossa resta il capitolo energia, che impegna più di 21 miliardi dei 30-32 totali intorno ai quali si aggirerà la manovra.

Una manovra «prudente» sottolinea il ministro dell’Economia Giorgetti, con Giorgia Meloni che vuole comunque sostenere famiglie e imprese e dare sollievo alla fasce deboli. Di qui la decisione di rendere più corposo il taglio del cuneo e quella di far salire da 65mila a 85mila euro la flat tax per gli autonomi. Assegni familiari più corposi invece per chi ha più di 4 figli o gemelli.

Confermata la revisione del reddito di cittadinanza, che sarà limitato ai soli residenti (per tre anni in tutto, con l’assegno intero assicurato solo per 18 mesi, è al momento l’ipotesi) che dovrebbe coprire un aumento delle pensioni, arriva anche l’ipotesi di una tassa sulle consegne a domicilio per favorire il commercio di prossimità.

Il via libera in Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare lunedì o al più tardi martedì.

(Unioneonline/L)

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