Ore e ore di trattative per la cessione dell'Ilva tra Mittal, sindacati e governo, e alla fine l'accordo c'è.

La cordata AmInvestco ha accettato di assumere nella nuova Ilva, da subito, 10.700 lavoratori, anche se - precisa il ministro del Lavoro Luigi Di Maio - la firma ancora non c'è.

"Sull'Ilva siamo all'ultimo miglio - spiega il vicepremier - sono state 18 ore di trattativa in cui i protagonisti sono stati i rappresentanti dei lavoratori e in cui si è cercato di raggiungere il migliore risultato possibile nelle peggiori condizioni possibili".

"La gara vinta da Mittal - sostiene - non aveva la possibilità di tutelare l'interesse pubblico concreto e attuale. Questo accordo invece fa sì che l'interesse pubblico concreto e attuale non si realizzi per l'eliminazione della gara".

"Aspettiamo la firma ma da quello che si è ottenuto al tavolo stanotte già possiamo dire che nell'accordo non sarà previsto il jobs act: i lavoratori saranno assunti con l'articolo 18. Saranno 10.700 le assunzioni e non ci saranno esuberi. Tutti riceveranno una proposta di lavoro da Mittal", aggiunge.

"Direi che è stato fatto per ora un buon lavoro ma aspettiamo la conclusione e la firma definitiva. Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco".

L'accordo in arrivo vede anche la conferma da parte di Mittal dell'impegno a riassorbire tutti gli eventuali esuberi che dovessero rimanere dal 2023 in capo alla vecchia Ilva.

(Unioneonline/D)

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