"Nessuno ci sta chiedendo una manovra correttiva, quindi la escludo".

Lo ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria, ospite al Festival nazionale dell'Economia civile a Firenze, smentendo le voci degli ultimi giorni.

L'esponente del governo Conte ha confermato le previsioni di Confindustria sul Pil: per quest'anno la crescita nel nostro Paese si avvia "verso lo zero".

Una circostanza che il titolare di via XX settembre spiega, parlando della difficile situazione economica di tutto il Vecchio Continente: "Siamo di fronte un rallentamento della crescita in tutta Europa. Si è fermata la Germania e di conseguenza si è fermata la parte più produttiva dell'Italia. Ora siccome l'Italia da anni cresce un punto in meno degli altri Paesi europei noi ci avviamo verso lo zero, mentre la Germania riesce a rimanere allo 0,7-0,8 per cento".

BANCHE, "ATTACCARLE È MINARE L'INTERESSE NAZIONALE" - Tria è poi intervenuto sul tema della Commissione banche, dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge che la istituisce e posto dei paletti sull'attività futura dell'organismo, per la cui guida il Movimento 5 Stelle ha proposto il nome del giornalista Gianluigi Paragone.

"Attaccare il sistema bancario italiano, che è privato e si muove in base a criteri economici, e non solo, mettere in dubbio la sua solidità e la sua resilienza a momenti difficili e ponendo sospetto su questo, significa avallare campagne europee che ci stanno mettendo in difficoltà e minare l’interesse nazionale nel momento in cui stiamo negoziando come arrivare all’unione bancaria", ha detto il ministro.

"La crisi bancaria italiana viene dalla seconda recessione, e lì è venuto fuori il problema" perché "le regole internazionali si sono molto irrigidite, ponendo oneri al sistema bancario, e quello italiano era molto indebolito. Ora il sistema bancario italiano si è consolidato e gli npl si sono ridotti di molto, dimezzati", ha concluso Tria.

(Unioneonline/F)
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