"Il cannonau nuoce alla salute”. Oppure: “Il vermentino provoca danni al fegato”. E così non solo per i vini tipici della Sardegna, ma per tutte le bottiglie italiane – eccellenza mondiale – esportate in Irlanda

Il governo di Dublino ha infatti intenzione di introdurre – con il silenzio assenso di Bruxelles – un avviso sulle etichette degli alcolici, simile a quello che si trova sulle sigarette. Alert tipo: “Il consumo di alcol provoca malattie del fegato” o “Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”.

Un modo per contrastare l’abuso di alcol, piaga che affligge l’Irlanda al pari di altri Paesi del Nord Europa, con il rischio che anche questi ultimi seguano l’esempio, imponendo anch'essi l’apposizione sulle bottiglie dei medesimi avvisi. 

Dall’Italia, però, si leva la protesta. «Assurda la decisione dell'Irlanda di introdurre un'etichetta per tutte le bevande alcoliche, incluso il vino italiano», ha scritto su Twitter il ministero degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Che aggiunge: «È una scelta che ignora la differenza tra consumo moderato e l'abuso di alcol. per questo chiederò l'intervento della Commissione Ue sul Wto».

Grande preoccupazione anche da Coldiretti Sardegna: «Il via libera dell’Unione Europea alle etichette sul vino in Irlanda – spiega l’associazione a L’Unione Sarda.it - rappresenta un pericolo che rischia di aprire le porte a una normativa comunitaria allarmistica e ingiustificata, capace di influenzare negativamente le scelte dei consumatori».

«Un approccio ideologico – prosegue Coldiretti - nei confronti di un alimento che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia. ll dibattito su questo genere di indicazioni è iniziato nel 2021 quando la Commissione europea aveva discusso di introdurre nelle etichette delle bottiglie di alcolici delle avvertenze per la salute nell'ambito del cosiddetto "Cancer plan", oltre agli ingredienti dettagliati».

«Ci sembrano decisioni semplicistiche – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - che creano solo confusione tra l’eccessivo consumo di superalcolici che sicuramente fa male e va stigmatizzato e quello moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come il vino e la birra che si fa in Sardegna e nel resto della Penisola».

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