«Nel nostro territorio non è stato registrato alcun caso riguardante la malattia del cervo, quindi sollecitiamo il ministero della Salute a togliere gli esami PCR (reazione a catena della polimerasi) per i bovini». Lo chiede la Confederazione degli Agricoltori del Nord Sardegna per sbloccare un mercato rallentato dai tempi di attesa per l'esame.

Il presidente della Cia Nord Sardegna Michele Orecchioni spiega: «Siamo di fronte a tempi di attesa che raggiungono il mese per ottenere gli esami della PCR negativa da parte dell’Istituto zooprofilattico di Sassari. Ritardi causati dall’aumento di lavoro per via dei controlli per il sierotipo BTV3 della Blue tongue e della malattia del cervo e, probabilmente, anche per una carenza di personale, ma così si blocca tutta la filiera».

Gli allevatori che vogliono vendere i loro capi oltre Tirreno sono fermi e questo disagio si aggiunge a quelli di un'annata non clemente. Il fatto che nel Nord Sardegna non si siano registrati casi della malattia emorragica del cervo dovrebbe consentire di togliere l'esame PCR e velocizzare la movimentazione dei bovini.

© Riproduzione riservata