"Riconosciamo la bontà della riforma portuale, ma denunciamo la burocrazia".

Così Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, ha aperto la seconda giornata del Forum Internazionale in corso a Cernobbio, dedicata nello specifico al tema dei porti.

Il sistema italiano, stando ai dati presentati da Uggè, si conferma ancora stagnante benché in progresso.

I DATI NEGATIVI... - Negli ultimi 12 anni si è registrato un più 8% in termini di Linear Shipping Connectivity Index, l'indicatore che misura il grado di connettività marina di una nazione rispetto al mondo. Una performance positiva ma nettamente inferiore a quella della Spagna, ad esempio, che nello stesso periodo ha segnato un progresso pari quasi al 50%.

Per quanto invece riguarda le movimentazioni portuali, l'Italia ha segnato ancora un differenziale negativo del 15% rispetto al 2007, per 76 milioni di tonnellate in meno.

... E QUELLI POSITIVI - I dati positivi riguardano i traffici intermodali nei porti, in crescita del 25% per le rotabili e del 40% per i container tra il 2005 e il 2016.

"La logistica portuale può essere formidabile attrattore di investimenti esteri. Ma che cosa chiedono grandi gruppi mondiali? Che i nostri porti abbiano le performance che ci sono negli altri porti d'Europa", ha detto Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto, puntando il dito contro la lentezza nella realizzazione delle opere necessarie a migliorare la competitività degli hub.

CAGLIARI, UN MODELLO - Dei 25 principali porti italiani, ha detto Russo, solo sei hanno definito un Piano Regolatore Portuale, come prevedeva la legge di riforma del '94: Genova, Trieste, La Spezia, Livorno, Civitavecchia e Cagliari. E Cagliari, assieme a Livorno e Trieste, ha in più colto le opportunità di governance e semplificazione offerte dalla riforma Delrio del 2016.

"Il problema in Italia è che i soldi, stanziati dall'Europa, ci sono, ma non vengono spesi. La riforma da sola non basta, sono le autorità di sistema che devono lavorare. Molte non lo fanno".

"Se il sistema nel suo complesso non riesce ad ammodernarsi, l'Italia sarà tagliata fuori da ogni mercato".

(Redazione Online/D)

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