La Regione continua a credere nella necessità per la Sardegna di rinviare il termine per la decarbonizzazione al 2030.

Lo ha sottolineato oggi l'assessore all'Industria Anita Pili nel corso di un confronto con una delegazione dell'Eurallumina convocato per fare il punto sulla vertenza. Il dialogo con il Governo si era aperto il 30 luglio scorso con la ferma posizione di Giunta e sindacati nel non ritenere attuabile lo stesso cronoprogramma - il phase out 2025 - previsto per le altre Regioni.

"L'assessore ci ha anche rassicurato sul suo impegno affinché la procedura di autorizzazione per la valutazione di impatto ambientale (Via) possa arrivare alla soluzione definitiva", ha spiegato all'Ansa il portavoce dei lavoratori Antonello Pirotto.

Dopodiché resterà da acquisire l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) di competenza della provincia Sud Sardegna. A quel punto potranno essere confermati gli investimenti - oltre 200 milioni di euro - da parte della Rusal.

"Noi - ha aggiunto il rappresentante degli operai - abbiamo evidenziato quali potrebbero essere gli impatti negativi dovuti alla mancata soluzione entro i prossimi 75-80 giorni". Ovvero "il possibile disimpegno di Rusal che porterebbe alla svolta drammatica del licenziamento collettivo".

(Unioneonline/D)
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