Arriva all’attenzione del governo il problema delle cavallette che affligge la zona del Nuorese e dell’Alto Oristanese. Lucia Scanu, deputata di Coraggio Italia, ha presentato un’interrogazione al ministro per le Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli: nel documento la parlamentare sarda ha inserito varie richieste tra le quali la dichiarazione dello stato di calamità, l’attivazione di misure di disinfestazione anche in coordinamento con la Protezione civile e se necessario con l'Esercito, la previsione dei ristori per le categorie più colpite, la messa in campo della programmazione di interventi per impedire e prevenire che lo stato attuale delle cose si ripresenti con lo stesso profilo anche nelle prossime annate agrarie ed evitare che si propaghi ulteriormente.

“Gli agricoltori – spiega Scanu - avevano avuto già a che fare con il fenomeno, che in questa primavera sta dilagando portando la distruzione intensa nelle campagne. Dalla piana di Ottana, le cavallette si sono spostate come in un’onda devastante verso Noragugume a Bolotana, e poi Illorai, Olzai, Teti, Sarule, Sedilo e i territori circostanti. Dai rapporti degli esperti si legge che i focolai partono soprattutto dai terreni abbandonati, per poi arrecare danni nelle zone limitrofe, favorendo così l’espansione del fenomeno da un anno all’altro in assenza di adeguati interventi”. 


“Fino ad ora la sottovalutazione del problema c'è stata e a pagarne le spese sono gli allevatori e gli agricoltori che in queste ore stanno assistendo alla distruzione di tanti anni di sacrifici- aggiunge la deputata -. Nonostante tre anni di appelli e proposte da parte dei lavoratori del settore e delle associazioni maggiormente rappresentative nessuna azione significativa è stata messa in campo per prevenire questo flagello”.


Ogni cavalletta, viene sottolineato, “è in grado giornalmente di consumare una quantità di biomassa vegetale pari al loro peso corporeo e stiamo parlando di 200-300 tonnellate complessive totali in base al loro numero stimato. Per comprendere le dimensioni e la portata di questo disastro - descrive la parlamentare oristanese -  possiamo fare riferimento ai mappali georeferenziati, segnalati e riscontrati dagli operatori sul territorio e dai tecnici di Laore che hanno raggiunto dimensioni che rendono minuscolo l’incendio che ha devastato il Montiferru. Infatti, i confini delle zone rosse, declinati nella carta del disastro, segnano la stratosferica cifra di 30.000 ettari colpiti dallo tsunami delle cavallette per una cifra comparativa di circa 30.000 campi di calcio”.

(Unioneonline/s.s.)

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