La crisi economica che si è già innescata dopo la diffusione dell'epidemia legata al coronavirus peggiora la situazione - già critica - di Alitalia.

L'ex compagnia di bandiera ha richiesto ai sindacati la cassa integrazione straordinaria per quasi 4.000 mila dipendenti per il periodo che va dal 24 marzo prossimo, alla scadenza cioè dell'attuale regime di cigs, al 31 ottobre prossimo.

Nel dettaglio, la misura prevede il ricorso alla cassa per 1.175 lavoratori per la situazione dell'azienda in amministrazione straordinaria.

A questo numero si aggiungono altri 2.785 addetti per gli imprevisti legati all'emergenza del coronavirus. Complessivamente, si arriva a 3.960 lavoratori.

''Sulla base di quanto riconducibile alla emergenza coronavirus sono in questo momento in fase di valorizzazione ulteriori iniziative e programmi emergenziali che possono richiedere l'urgente e indifferibile attivazione di ulteriori quantitativi di cigs'', si legge nel testo della comunicazione inviata ai sindacati.

A livello di personale, la misura prevede il ricorso alla cigs per 1.680 addetti di terra, 780 assistenti di volo, 182 piloti, 143 comandanti. Il 'pacchetto' di cigs interessa 670 addetti di terra, 340 assistenti di volo, 95 piloti e 70 comandanti.

(Unioneonline/F)
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