Le imprese delle costruzioni della Sardegna non vedono ancora la ripresa.

Tra il 2016 e il 2017 il settore - che comprende i comparti dell'edilizia, dell'impiantistica, dell'installazione e della progettazione (compresi i servizi) - ha perso lo 0,9% del totale delle aziende.

Un calo che tra le realtà più piccole, di carattere artigianale, è arrivato al 2,5% (341 imprese in meno). Con riflessi negativi sui lavoratori, il cui numero è sceso a 36.967 nel primo trimestre di quest’anno contro i 44.734 dello stesso periodo del 2012 (-17,4%).

In calo anche il valore aggiunto del settore, passato da 2 miliardi 351milioni di euro del 2007, considerato l'anno spartiacque della crisi, al miliardo e 456milioni del 2015, con una flessione netta totale negli ultimi 8 anni di circa 900milioni.

Al contrario, in ripresa le compravendite: dopo il boom del 2008 (17.888 transazioni) si è passati alle 10.182 del 2015 e alle 12.037 del 2016 (incremento del 18,2%).

I dati del dossier sull’Edilizia, realizzato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna su fonte Istat e Unioncamere, mostrano lo stato drammatico del settore, "il ritardo delle costruzioni sarde nell’uscita dalla crisi", ha commentato Giacomo Meloni, presidente dell'associazione.

"L’incertezza normativa non fa altro che rallentare la ripresa di un settore costantemente in balìa della 'libera interpretazione delle leggi' e di attacchi, il più delle volte, gratuiti e ingiustificati", ha poi affermato.

“È una situazione pericolosamente squilibrata che si protrae ormai da quasi 10 anni – continua il Presidente – e le analisi confermano come le imprese non siano state messe in grado di sfruttare le importanti opportunità legate alla riqualificazione degli edifici e al risparmio energetico ovvero la rigenerazione energetica e statica del patrimonio esistente, per migliorare non solo la qualità e le prestazioni degli edifici ma anche per scongiurare i rischi crescenti per le persone e il territorio legati ai cambiamenti climatici”", ha poi concluso Meloni.

(Redazione Online/F)
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