Crollano gli investimenti pubblici nell'Isola.

Tra il 2005 e il 2015 si è passati da 2.334,2 a 1.836,6 milioni di euro, con una contrazione del 21,3%.

Una riduzione pesantissima, se si considera che commesse pubbliche di un certo rilievo possono costituire un volano per la ripresa, in particolare nei periodi di crisi.

Nessun altro indicatore economico ha registrato una caduta percentuale così elevata nel periodo considerato.

Lo rivela uno studio della Cgia di Mestre, che ha analizzato il valore degli investimenti del settore pubblico in Italia e a livello territoriale.

Se nel nostro Paese la riduzione di investimenti dal 2005 al 2017 è stata del 35%, con 18 miliardi in meno, i numeri relativi alla Sardegna - aggiornati al 2015 - mostrano una diminuzione percentuale minore (21,3%).

Nel dato sull'economia isolana è compreso il valore degli investimenti realizzati dal cosiddetto "Settore pubblico allargato" (Spa), ovvero dalle imprese pubbliche nazionali (Posteitaliane, Gruppo Ferrovie dello Stato, Terna, Aci, Gestore servizi elettrici) e da quelle locali (municipalizzate, consorzi di enti locali eccetera).

(Redazione Online/F)
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