Bagagli, scelta del posto a bordo, imbarco prioritario: nel mondo delle low cost si paga un extra per tutti i «fronzoli», come ama chiamarli il re di Ryanair Micheal O'Leary.

Una filosofia che ha contagiato quasi tutte le compagnie aeree, da quelle tradizionali alle più giovani come Aeroitalia, che ora gestisce le principali rotte della continuità territoriale sarda. Ogni occasione è buona per chiedere un sovrapprezzo ai passeggeri.

Chi acquista un biglietto direttamente in aeroporto – può capitare, specialmente ai pendolari per motivi di studio o lavoro –, ora è costretto a pagare una «commissione» di 18 euro.

Succede a Milano, dove non c'è una biglietteria di Aeroitalia: i passeggeri devono rivolgersi a uno sportello che emette il tagliando e fa pagare un extra come farebbe una qualsiasi agenzia di viaggio. Peccato che in certi casi i viaggiatori siano costretti ad acquistare il biglietto con questi sistemi: i voli spariscono dai canali online (app e sito internet) tre ore prima del decollo. 

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