Sono oltre 5mila le richieste di informazioni, aiuto, e persino sostegno psicologico, quelle ricevute da Confartigianato Sardegna a partire dalla notte dell'11 marzo, e cioè dall'annuncio del premier Conte del decreto per limitare il contagio da Coronavirus.

Gli uffici e i consulenti dell’Associazione di categoria artigiana sono costantemente sommersi da telefonate, mail e messaggi social da parte di imprenditori che chiedono lumi sull’applicazione dei vari decreti e aiuto sui comportamenti da adottare per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per salvaguardare il personale.

Le risposte a tutti i quesiti, in tempo reale, vengono inviate per posta elettronica e pubblicate sui canali social dell'organizzazione artigiana in modo da soddisfare anche le risposte delle realtà che hanno problemi similari.

"Abbiamo, in pratica, organizzato una help line per tutte le imprese che ci contattano - commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna- per offrire, praticamente in tempo reale, un servizio di risposte ai loro dubbi e alle loro problematiche, affinché possano continuare a lavorare rispettando le indicazioni del Decreto".

"È un modo per stare vicini alle imprese anche in questo momento in cui la vicinanza fisica non è possibile – continua Matzutzi – e per far sapere che stiamo lavorando per loro e per non lasciarli soli nei dubbi e nelle incertezze di questa situazione molto difficile”.

Tutto ciò, nello stesso tempo, offre una panoramica dell’incertezza che vive il sistema produttivo isolano e della drastica riduzione di ricavi e di commesse, rilevata sin dall’inizio della crisi provocata dalla diffusione del virus.

Confartigianato evidenzia, in particolare, anche una frenata dei pagamenti tra le imprese dovuta, per lo più, anche alla mancanza del personale addetto all’amministrazione e alla certificazione dei vari passaggi burocratici propedeutici al saldo delle fatture.

"Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – conclude Matzutzi – per questo stiamo lavorando, sia con il Governo Nazionale sia con la Giunta Regionale, per avere risposte immediate e

concrete a problemi comuni e per sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni immediati ed evidenti e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi".

(Unioneonline/v.l.)
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