In Sardegna sono 44.529 (dato Acli Cagliari) i lavoratori domestici registrati nel 2017 dall'Istat, dunque regolari. Oltre 40mila sono donne, e se nel resto d'Italia l'occupazione è appannaggio di cittadini stranieri, nell'Isola la percentuale degli italiani sfiora l'80% del totale.

Sono infatti più di 35mila (35.052) colf e badanti italiane, o italiani, contro appena 9.207 stranieri.

Il 70% degli stranieri viene dall'Europa dell'Est, quasi l'11% (1.004 per la precisione) dalle Filippine. Poi c'è il Nord Africa, con 612 addetti che incidono per il 6,6% sul conto totale.

Altro dato: più badanti (coloro che si occupano di assistenza alla persona, soprattutto anziani e malati) che colf (coloro che si occupano delle faccende domestiche). Le badanti sono il 66% del totale, e spesso e volentieri svolgono anche le funzioni dei colf.

Parliamo tuttavia di un settore in cui c'è molto nero, ammonisce il presidente di Acli Cagliari Mauro Carta: "La professionalità ha un costo e le famiglie, tra l'urgenza del momento e la mancanza di redditi adeguati, hanno difficoltà a sostenerlo. In alcuni casi si perdono anche nella burocrazia, si attiva così un meccanismo perverso che in troppi casi porta al lavoro nero".

(Unioneonline/L)
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