“Una situazione ormai fuori controllo”. Così Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna, definisce la diffusione delle cavallette nel centro Isola: “Miliardi di insetti invadono i campi e lasciano il deserto dietro di loro; le azioni messe in atto da Laore, con la collaborazione della Provincia di Nuoro, dobbiamo purtroppo sottolineare, non si sono rilevate efficaci. Le azioni di prevenzione e lotta si sono limitate alla ricerca dei luoghi di deposizione delle uova e a qualche trattamento derivante da esperienze pregresse”. Cirronis sottolinea inoltre: “Non si sono eseguite le arature dei terreni incolti anche perché hanno un senso se eseguite nel periodo autunno-vernino; non si dispone di prodotti riconosciuti per l’agricoltura biologica tant’è che un produttore di Bolotana, che è, tra l’altro, presidente del GAL Marghine, lo ha  acquistato a sue spese; non si conoscono gli insetti antagonisti né tanto meno chi li raccoglie, o li moltiplica, e come vengono o verranno diffusi”.

Da qui l’invito ai capigruppo del Consiglio regionale e ai componenti della Commissione agricoltura a sollecitare la Giunta “affinché siano superati i ritardi che si registrano nella predisposizione del Piano di contrasto previsto dalla legge regionale n. 17/2021”.

“La redazione del  Piano, per il quale è stato disposto un finanziamento di 800 milioni di euro - aggiunge Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri – è delegata all’Agenzia Laore che si avvarrà della collaborazione dell’Università di Sassari, Dipartimento di Agraria, Sezione di patologia Vegetale ed Entomologia. Ma al di là del Piano, che ha per noi priorità assoluta in quanto strumento di prevenzione, ritardi notevoli si registrano nel percorso di istruttoria ed erogazione delle misure di ristoro dei danni subiti dai produttori”.

“Premesso che nessun indennizzo è stato previsto per i danni del 2019, anno di ricomparsa delle cavallette – dice ancora Tandeddu -, sono stati stanziati, nel 2020, 400.000 euro  per l’indennizzo dei danni registrati nel 2020 dando successivamente a Laore il mandato di istruire le pratiche, secondo criteri e modalità prestabiliti, ivi compresa  l’individuazione delle aree interessate che riguardano ben 19 Comuni, e conseguentemente erogare quanto dovuto ai produttori. Nessun avviso è stato emanato e quindi nessuna domanda è stata presentata e nessun aiuto, ad oggi, è stato erogato. Cinque mesi fa la L.R. n. 17 del 22 novembre 2021 ha stanziato ulteriori 2 milioni di euro per ristorare  i danni verificatisi nel 2021; solo il 29 aprile scorso  è stata approvata la delibera di attuazione dando mandato, anche in questo caso, a Laore di predisporre il bando e tutti gli atti conseguenti. Non sono al momento deliberati ristori per il 2022”.

(Unioneonline/s.s.)

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