Dopo l'annuncio del vicepremier Luigi Di Maio, che ha dichiarato che sei milioni di "tessere" per l'erogazione del reddito di cittadinanza, si prospettano cambiamenti per il provvedimento promesso in campagna elettorale dal Movimento 5 Stelle.

Tra le ipotesi in fase di studio c'è quella la possibilità che l'importo non venga erogato direttamente a chi ha diritto al sostegno alla povertà, ma piuttosto alle imprese che con quegli stessi fondi potrebbero formare e far lavorare chi al momento è disoccupato."Il reddito di cittadinanza sarà erogato alla singola persona o alla singola famiglia. Detto questo è possibile valutare l'opportunità di coinvolgere le imprese, soprattutto quelle che vorranno dare la disponibilità ad assumere persone", ha spiegato in una nota il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli.

La sua posizione fa riferimento alla proposta avanzata nei giorni scorsi dal sottosegretario alle Infrastrutture, l'esponente della Lega Armando Siri.

"Nella Manovra del popolo abbiamo finalmente messo al centro dell'attenzione le persone, soprattutto quelle più penalizzate dalla crisi. Con il Reddito di cittadinanza puntiamo a fornire loro un aiuto economico immediato e una prospettiva di inserimento nel mercato del lavoro. Come dichiarato in un'intervista anche dal nostro sottosegretario alla Pa, Mattia Fantinati, stiamo ragionando su come far rientrare in questo percorso le imprese, magari con un sistema di incentivi legati comunque all'assunzione", ha aggiunto Patuanelli.

(Unioneonline/F)
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