Il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, ha mantenuto gli impegni presi: i lavoratori Air Italy avranno diritto a 10 mesi di cassa integrazione.

La modifica all'art 94 è stata fatta e ora occorre aspettare la pubblicazione del decreto e la conversione in legge.

Secondo quanto emerso dal vertice fra il ministro e i sindacati, convocati a Roma e in videoconferenza da Olbia, il Governo inserirà nel prossimo decreto la norma che estenderà anche ai lavoratori Airitaly la cig già prevista dai precedenti provvedimenti per altre categorie lavorative.

Sul tema il ministro ha sentito anche Air Italy, che ha accettato quanto proposto lasciando quindi il tempo per lavorare su una ricollocazione dei 1.453 lavoratori, di cui oltre 500 in Sardegna.

Non solo, all'incontro con i rappresentanti sindacali Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ta, Associazione dei piloti, Cobas e Usb, il ministro ha garantito che il Governo si sta muovendo contemporaneamente con il coinvolgimento diretto di più ministeri per la creazione di un percorso industriale in grado di riassorbire al lavoro tutti i dipendenti Air Italy che oggi si sono mobilitati con tre diversi presidi, due a Roma in piazza Barberini e in Porta Pia, e uno a Olbia, all'ingresso dell'aeroporto Costa Smeralda.

"Come UilTraporti abbiamo chiesto la proroga del blocco dei licenziamenti per le aziende in liquidazione in bonis come è Air Italy - dice all'ANSA William Zonca, segretario regionale di categoria - l'incontro è stato moderatamente positivo ma ora ci aspettiamo una convocazione in sede interministeriale con Mit e Mise per fare il punto della situazione".

"Il percorso annunciato dal ministro Catalfo è quello che auspicavamo - commenta Elisabetta Manca, segretaria territoriale della UilTrasporti di Olbia - L'attivazione degli ammortizzatori sociali era il passo più importante da ottenere nell'immediato a garanzia del reddito dei lavoratori. Ora bisogna sfruttare questi 10 mesi affinché il Governo e le Regioni Lombardia e Sardegna creino i presupposti industriali per la creazione di una newco che possa garantire un futuro occupazionale ai 1.500 dipendenti Airitaly".

Soddisfatti dalle parole del ministro anche i sindacati autonomi: "L'attivazione della cassa integrazione era quanto chiedevamo come prima risposta da parte del Governo - spiega Alssandro Brandanu, delegato Usb - Adesso resta da risolvere il nodo dei licenziamenti collettivi, ma su questo la ministra ha chiarito che non può essere fatta una norma ad hoc per Air Italy. Per superare questa difficoltà è essenziale che si definisca al più presto un percorso di reinserimento lavorativo per tutti i dipendenti".

(Unioneonline/v.l.)
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