Vincenzo Onorato nella lente della Uif, l’Unità antiriciclaggio di Bankitalia.

Lo riporta il Corriere della Sera, specificando che il faro degli inquirenti si sarebbe acceso su alcune manovre avviate dal patron della Moby, e riconducibili a partiti politici, che potrebbero aver portato vantaggi economici e appoggi alla compagnia di navigazione che ha ereditato Tirrenia. Questo almeno secondo la Uif, che sta approfondendo alcune operazioni bollate come "sospette".

In primo luogo il contratto stipulato tra la Moby Spa e la Casaleggio Associati di Davide Casaleggio, il presidente dell'Associazione Rousseau che gestisce la piattaforma web del M5S. Una partnership da migliaia di euro che prevede anche "la pubblicazione di uno 'spot' al mese".

"Mi sono rivolto alla Casaleggio - si difende Onorato - perché per quel tipo di lavoro sono leader in Italia. Le cifre pagate sono cifre di mercato. Né più né meno. Non mi aspettavo 'favoritismi'". E a dimostrarlo, continua, c'è anche il fatto che "non a caso il Ministro Toninelli (con cui più volte ho duramente polemizzato) ha sempre attaccato, non conoscendo i fatti, la mia compagnia".

LA FONDAZIONE OPEN - Ma non è finita qui, sul conto di Onorato anche i finanziamenti a Open, la fondazione di Matteo Renzi su cui sta indagando la Procura di Firenze. Si parla di 50mila euro versati dall’armatore e 100mila dalla società.

L'articolo del Corriere riporta che "nelle informative della Finanza viene evidenziata l'approvazione della legge proposta dal deputato renziano Roberto Cociancich per disciplinare il regime fiscale che gli era valso il ringraziamento pubblico proprio di Onorato".

Ma anche in questo caso per l'armatore quei soldi non sono stati elargiti in cambio di favori: "La legge Cociancich, su cui mi sono battuto e continuerò a farlo, non prevede aiuti e sgravi fiscali per gli armatori, questi già esistono da più di 20 anni, bensì occupazione per i marittimi italiani".

Quindi "ho finanziato Open perché credo nelle idee sociali di Matteo Renzi. E l'ho finanziata in modo libero, chiaro e trasparente".

(Unioneonline/D)
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