“I sogni non hanno titolo” allo Spazio E_Emme in via Mameli
E’ la mostra di una giovane artista milanese, Lara Ilaria Braconi, conosciuta ad Artissima da Anna Oggiano
“I sogni non hanno titolo” è la mostra di una giovane artista milanese, Lara Ilaria Braconi, conosciuta ad Artissima da Anna Oggiano e da lei proposta nella sua galleria E_Emme di via Mameli 187, a Cagliari.
Prorogata fino al 22 aprile (aperta dal mercoledì al venerdì, 18-20,30), è stata “rilanciata” con una serata performativa, venerdì scorso, a cura di un eclettico musicista sperimentale, Giacomo Salis, non nuovo alle incursioni nella galleria, anche in duo con Marco Ferrazza. Un climax di suoni e vibrazioni ottenuti dall’uso di vari oggetti, dalle conchiglie alla scopetta di saggina, in rapporto a percussioni. Atmosfera in linea con la filosofia del posto: “partecipando alle nostre proposte, chi ci segue crea con noi il senso di quello che facciamo”. In linea pure con sette grandi lavori tutti intitolati così: “I sogni non hanno titolo”, che parrebbe stare per un classico “senza titolo”, preparando meglio la disposizione d’animo dei visitatori verso la scoperta che, se non titoli, i sogni possono avere colori. E forme mutuate da altre forme.
Questo è il procedere di Braconi, che ottiene alcune opere ritagliando tele già dipinte e incollando le nuove forme su telai di lino, che lascia in parte naturali. Una sorta di metapittura, dove l’artista “usa il titolo mentre ne predica l’insufficienza”, come scrive Gino Melchiorre nel testo del catalogo; e usa forme, allo stesso modo, mentre ne predica, se non l’insufficienza, l’attitudine a divenire altro. Qualcosa che ha a che fare con la sostanza dei sogni questa mostra ce l’ha, e non solo perché evocati dal titolo complessivo e dai singoli titoli.
Ma perché Braconi ci mette di fronte lavori veementi, col coraggio e l’urgenza di tinte ad olio che, se lasciate libere sulla tela, invadono tutta la superficie con campiture che fanno immaginare altro, come quel blu-Cina in fondo alla galleria. E se invece ritaglia e incolla, il risultato finale è una costruzione più plastica, dove ci si mette il problema della forma: perché questa bella babbuccia di Aladino di un sontuoso verde scarabeo, su fondo di tela di lino naturale? A ventisei anni il senso di Lara per il colore (e il segno, i segni bianchi presenti in diverse opere), promette tanti sogni.