Domus de Janas patrimonio dell'Unesco: tavolo tecnico a Sennori
Presente la rete dei comuni sardi che fanno parte del progetto del Centro Studi Identità e MemoriaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una necropoli ipogeica scavata in un affioramento calcareo nell’orto attiguo alla chiesa parrocchiale di Sennori. La domus de janas fa parte di uno dei 22 siti preistorici candidati a diventare Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Giovedì mattina, nella sala consiliare del Comune di Sennori, si è tenuto un importante tavolo tecnico a cui ha partecipato la rete dei comuni sardi facenti parte del progetto “Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna. Le domus de janas”, portato avanti dal Centro Studi Identità e Memoria (CeSIM Domus de Janas Patrimonio dell'Umanità) presieduto da Giuseppa Tanda.
Ad accoglierli l’assessore comunale con delega all’Agricoltura, agro, archeologia e protezione civile Michele Soggia.
La domus pluricellulare comprende 11 ambienti collegati tra loro in un momento successivo.
Il primo nucleo, più antico, presenta lo schema a “T” e comprende tre vani. Il secondo, al quale si accedeva tramite un dromos (corridoio), si compone di una cella principale alla quale si aprono diversi ambienti intermedi. Di grande pregio è la ricca decorazione scolpita con motivi corniformi. In particolare, in una cella denominata “Stanza delle Protomi”, queste appaiono ripetute per tre volte su una parete di fondo, a sua volta scolpita da lesene a rilievo.