Una data da segnare in rosso sul calendario, quella dell’11 luglio 2021.

Con il decollo della navicella spaziale Spaceflight Unity 22, con a bordo il miliardario britannico Richard Branson, è iniziata ufficialmente l’era del turismo spaziale.

La navicella, partita dalla base operativa della Virgin Galactic nel deserto del New Mexico, è arrivata a un’altezza di 80 chilometri ad una velocità di oltre 3.600 chilometri orari. Dopo alcuni minuti di volo in assenza di gravità ha fatto il suo rientro in atmosfera ed è tornata sulla Terra con un perfetto atterraggio.

A bordo, insieme a Branson, un equipaggio di due piloti, Dave Mackay e Michael Masucci, e tre dipendenti della Virgin Galactic.

Richard Branson ha coronato un sogno iniziato 17 anni fa: “E’ meraviglioso, un’esperienza unica nella vita”, ha commentato.

TURISMO SPAZIALE – Branson batte sul tempo Jeff Bezos, la cui navicella partirà per il suo primo volo il 20 luglio. Non sono i primi civili ad andare nello Spazio, ma sono loro a inaugurare l’era del turismo spaziale.

Altri miliardari sono stati turisti spaziali, ma si sono sempre uniti a equipaggi che sfruttano missioni istituzionali, ovviamente pagando fior di milioni. 

Diverso il discorso della Virgin Galactic di Branson e della Blue Origin del fondatore di Amazon. I due volano con mezzi privati delle proprie aziende, per quelli che sono dei veri e propri viaggi di piacere in cui ospitano altri passeggeri.

Un nuovo business insomma, ma per pochissimi. Almeno nei prossimi anni.

(Unioneonline/L)

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