Il progetto di ripopolamento e salvaguardia dei grifoni in Sardegna "Life safe for vultures", di cui è capofila il dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Sassari con l'Agenzia Forestas e il Corpo forestale della Regione Sardegna, guadagna i riflettori internazionali con il convegno in programma il 23 e 24 maggio a Cagliari, negli spazi dell'hotel Regina Margherita.

Convocati da E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation, i maggiori esperti provenienti da tutta Europa faranno il punto sul progetto a partire da una delle principali minacce che attentano all’incolumità dei grifoni, l’elettrocuzione e la collisione con le infrastrutture energetiche.

Martedì 23 maggio, dopo la relazione introduttiva di Fiammetta Berlinguer, docente del dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Sassari e responsabile scientifica del progetto, prenderà il via la prima parte dei lavori, dedicata a "Impatti dell'elettrocuzione e della collisione, contesto giuridico e approcci nazionali", alla quale parteciperanno gli esperti dell'Ispra e studiosi provenienti da Portogallo e Spagna.

La seconda giornata di mercoledì 24 sarà dedicata ai "Sistemi di mitigazione" attualmente sperimentati o in via di adozione in diverse parti d'Europa, Sardegna compresa. Assieme a José Tavares della Vulture Conservation Foundation e a Fabrizio Milia di E-Distribuzione, porteranno la loro testimonianza i rappresentanti di progetti portati avanti in altre parti d'Europa, dalla Francia a Cipro, dalla Bulgaria all'Inghilterra.

«L'obiettivo è un momento di incontro sulle migliori pratiche per mitigare i rischi di elettrocuzione e collisione - spiegano gli organizzatori -. L'elettrocuzione e la collisione con le infrastrutture energetiche sono riconosciute come una minaccia ad alta priorità nell'ambito del piano d'azione multispecie per la conservazione degli avvoltoi afro-euroasiatici sin dal 2017».

(Unioneonline/L)

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