La casa dei Giganti si allarga. Mont’e Prama cresce e si prepara ad ospitare gli archeologi in zone mai scavate e che potrebbero riservare sorprese importanti. 

Parte ufficialmente la procedura che porterà all’acquisizione dei terreni attorno alla collina più famosa del Sinis.

La Direzione Generale del Ministero ha infatti avviato il procedimento per la dichiarazione di pubblica utilità, atto preliminare agli espropri dei terreni che circondano l’attuale area di scavo archeologico.

Questa prima fase, obbligatoria ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, e che renderà possibile l’avvio della successiva fase di esproprio, è stata comunicata all’amministrazione.

“Si tratta di un primo passo importante perché finalmente, dopo due anni di intenso lavoro, parte dal punto di vista amministrativo il grande progetto di sviluppo del sito archeologico – dichiara il sindaco Andrea Abis -. L’area destinata ad essere acquisita è molto vasta, si tratta di una decina di ettari, ed è stata pensata per dare una prospettiva di lunga durata che va ben oltre gli scavi presenti".

"Il progetto della nostra amministrazione – continua il primo cittadino - è quello di dare la massima importanza all’area in modo che Mont’e Prama possa diventare da qui a dieci anni un centro di gravità per studi storico-archeologici, per le ricerche delle Università del mondo, per lo sviluppo del turismo culturale in Sardegna. Il tesoro conservato sotto le colline del Sinis è stato rinvenuto solo in parte e tanto c’è ancora da capire e scoprire sulla nostra storia”.

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