È morto all'età di 94 anni lo scrittore, poeta, saggista e drammaturco ceco Milan Kundera.

La notizia è stata data questa mattina dall'emittente pubblica Czech Television.

Lo scrittore ceco, diventato poi francese, simbolo della letteratura mitteleuropea con i suoi romanzi "L'insostenibile leggerezza dell'essere" e "Un Occidente prigioniero", è morto a Parigi.

Nato a Brno, nell'allora Cecoslovacchia (oggi in Repubblica Ceca), il 1º aprile del 1929, Kundera studiò letteratura e musica a Praga. Suo padre Ludvík era direttore dell'Accademia musicale di Brno e un noto pianista. Fin da piccolo, dunque, Kundera studiò musica, in particolare pianoforte, e la passione per la musica tornerà spesso nei suoi testi letterari.

La pubblicazione delle prime poesie è ancora da adolescente, grazie al cugino Ludvík, di alcuni anni più anziano di lui.

Dopo aver seguito per un anno (a partire dal 1948) i corsi di letteratura all'Università Carlo di Praga, Kundera passa alla Scuola di Cinema, dove si laurea e dove in seguito terrà corsi di letterature comparate.

Nel 1948, ancora studente, si iscrive al Partito comunista, ma viene espulso nel 1950 per via di alcune critiche alla sua politica culturale contenute in una lettera a lui indirizzata da un amico. Nel 1956 viene poi riammesso, diventando un punto di riferimento importante nelle discussioni di quegli anni.

Nel 1968 si schiera apertamente a favore della cosiddetta "Primavera di Praga", e viene per questo costretto a lasciare il posto di docente e, nel 1970, è espulso dal partito.

Nel 1975 emigra quindi in Francia, dove insegnerà alle università di Rennes e di Parigi. Nel 1979, a seguito della pubblicazione de “Il libro del riso e dell'oblio”, gli viene tolta la cittadinanza cecoslovacca. Nel 1981, grazie a un interessamento da parte del presidente francese François Mitterrand, ottiene quella francese.

Fra i romanzi più noti “Lo scherzo” (1967), “Il valzer degli addii” (1972), “La vita è altrove” (1973), “Il libro del riso e dell'oblio” (1978), “L'insostenibile leggerezza dell'essere” (1984), “L'immortalità” (1990), “La lentezza” (1995), “L'identità” (1997), “L'ignoranza” (2001), “La festa dell'insignificanza” (2013).

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata