“ L a Notizia”, quotidiano amico dei grilli e delle stelle, qualche giorno fa ha sparato in prima pagina questo titolo: “Siamo al plagio, Draghi copia Conte”. I partiti, e i giornali che li sostengono, si nutrono di menzogne pubblicitarie quando la verità li sotterra. Potremmo chiamare questi fogli “Stampa di Propaganda Fide” perché anch'essi, come l'antica congregazione cattolica secentesca, fanno opera di evangelizzazione. Sfidano la realtà accecati dalla fede politica. Che come tutte le fedi è irrazionale e porta a credere all'assurdo. Per certuni di loro la Terra è piatta, l'uomo non è mai andato sulla luna, Beppe Grillo è un profeta. Per gente così è facile confondere l'oro con il princisbecco. Ovvero Draghi con Conte. Per non fare le valigie, pur scalciando mordono il freno. Il premier è sostenuto da una maggioranza ipertrofica con profonde divisioni genetiche: un'anomalia che però non gli impedisce di perseguire i suoi obiettivi. In un mese ha fatto piazza pulita di alcuni incapaci e, con interventi diretti, sta rendendo quasi inutili molti ministri. Draghi non “copia” Conte. Ha senso dello Stato e dignità istituzionale. Perciò siamo sicuri che al termine del suo mandato non si presenterà in piazza Colonna dietro una malinconica scrivania di plexiglas per un lacrimevole commiato.

TACITUS
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