B eppe Grillo, il giullare stralunato dell'antipolitica si è messo in vendita. I clienti ai quali si rivolge sono i giornalisti della stampa e della televisione, che lui disprezza e offende con le lievi parole del suo pornolinguaggio. Con espressione aristocratica ha detto più volte che vorrebbe mangiarli per godere nel vomitarli. Un rigurgito fisico che rivela quello della sua psiche. Anche per lui, però, pecunia non olet: perciò chi vuole sentire un suo parere deve pagare. Ha diramato un tariffario, un listino prezzi da supermercato con sconti quantità: interviste scritte 2.000 euro a domanda (minimo cinque domande); interviste orali 5.000 euro a minuto (minimo otto minuti); interviste radio, tv, web-tv 10.000 euro a minuto (minimo otto minuti). Pretese modeste, da escort di medio bordo. Ben più alto concetto di sé e della sua avvenenza politica ha Matteo Renzi, che si vende a cifre, dicono, non da lucciola di periferia ma da vera star internazionale. Una serata con lui costa quanto dieci con Grillo. Il tempo però per loro volge al brutto. Sanno di avere le polveri bagnate e sparano le ultime cartucce. I sondaggi elettorali annunciano infatti una disfatta per Beppe e percentuali da tracce di albumina nelle urine per Matteo. In futuro, per essere intervistati, saranno loro a dover pagare.

TACITUS
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