F ratelli d'Italia l'Italia s'è desta. E le sorelle? Le lasciamo dormire? Era necessario che qualcuno ristabilisse la parità di genere. Il nostro serioso inno nazionale è inadeguato ai tempi del politicamente corretto. Basta quindi con le parole di Mameli e la musica di Novaro. Meglio un inno pop. Meglio “Bella ciao”. E che sia Resistenza continua. È inserita in questo clima la proposta di legge per il riconoscimento della canzone delle mondine “quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica”. L'hanno presentata alcuni deputati del Pd, di Leu e Italia Viva. Fra gli altri il redivivo Piero Fassino. Pare un documento riesumato dagli archivi polverosi di qualche repubblica democratica dell'Est sovietico. Secondo la proposta, a partire dall'anno scolastico appena cominciato, nelle scuole di ogni ordine e grado sarà inserito lo studio di Bella ciao. Che sarà cantata, dopo l'inno nazionale, nelle cerimonie ufficiali commemorative. Affiora un'inconsapevole nostalgia delle liturgie del passato quando, dopo l'Inno al Re, si cantava Giovinezza, con il fez in testa e in omaggio al Duce. È proprio vero: gli estremi si toccano, ogni cosa spinta all'eccesso coincide con il suo contrario. Accade anche ai regimi: simili tra loro nelle purghe e nelle farse.

TACITUS
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