È terminato il festival canoro di Villa Pamphili. Sul podio Giuseppe Conte, interprete e vincitore assoluto con la canzone “Italia mia”: musica di Giuseppe Conte, parole di Conte Giuseppe. Premio speciale della Rai a Giuseppe Conte, premio della stampa di regime a Conte Giuseppe: asso piglia tutto, come a scaracoccia, un gioco di carte che si presta al trucco e ai colpi di mano. Quando qualcuno cercava di imbrogliarlo, un arguto vecchietto diceva: “Ma stiamo a giocà a scaracoccia?”. Forse lo ha pensato anche Mattarella quando ha visto, da spettatore non plaudente, le esibizioni festivaliere di Villa Pamphili. Un solo premio è sfuggito a Conte: quello degli orchestrali, che lo hanno assegnato a Rocco Casalino, occulto regista dello spettacolo a porte chiuse. Fatta esperienza di trame e complotti nella casa del Grande Fratello, Rocco ora recita il ruolo di consigliere del Metternich pugliese. Tanto che “Italia mia” attribuita al premier, dovrebbe chiamarsi “Italia nostra”, ossia di entrambi. Per evitare di essere coinvolti preferiremmo si chiamasse “Italia loro”. Ora siamo tutti nella sala d'attesa di un pronto soccorso, dove operano medici senza laurea e il primario sperimenta operazioni in corpore vili. Mentre abbiamo bisogno di interventi salvavita, c'è chi gioca a scaracoccia.

TACITUS
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