D i che si lamentano i grilli sostenitori dell'antipolitica se ci sarà un governo non politico? Si strappano le corazze e strepitano. Dovrebbero invece menare vanto di questo loro successo, che hanno pervicacemente perseguito da quando il Grillo-Masaniello urlò «non credo nel parlamento, aboliamolo». Stimolati dal “vaffa” del Tragicomico hanno liquidato il passato. Hanno affidato il futuro a un trucco elettronico chiamato Russò imponendo la dittatura delle minoranze. Si sono serviti dell'antipolitica per portare al potere l'Uomo qualunque: un avvocato d'affari negletto, uno steward da stadio, un triste dj, ragazze in cerca di un primo impiego, rabdomanti e avventurieri: “sorda e cieca gente, a cui si fa notte innanzi sera” come scrisse Petrarca per definire 700 anni fa suoi contemporanei senz'arte né parte. Ora questi “navigator” hanno perso la bussola. Non sono più i ribelli di un tempo. I sanculotti hanno assaporato il miele dei ministeri e la comodità delle poltrone. Fra poco dovranno tornare ai loro originari covili, da cui scapparono in cerca di avventure: proprio ora che stavano per diventare stramiliardari pronti a giocarsi a rubamazzetto i fondi europei. Non avevano previsto che l'antipolitica, oltre a quelle di Conte, può avere le sembianze di un Drago.

TACITUS
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