L a salute prima di tutto. Come sono carini i nostri politici, così preoccupati di non farci beccare lo stramaledetto coronavirus. A Palazzo Chigi lavorano sino a tardi, come testimoniano le conferenze stampa notturne di Conte, l'uomo solo al comando, mai eletto e equilibrista almeno quanto il sindaco di Sassari che sopperisce alla defezione di cinque suoi consiglieri con i grillini. Se si pensa che Nanni Campus è stato missino, senatore di Forza Italia prima e di Alleanza nazionale poi e consigliere regionale del Pdl vien da sorridere. O da piangere. Ma non divaghiamo, torniamo alla salute di cui tanto si preoccupa la classe politica italiana. Giusto eh, sia chiaro, con questa pandemia non si scherza. Ma dove erano i nostri politici quando ambientalisti e associazioni di cittadini denunciavano il rischio tumori nelle aree industriali come Porto Marghera, Gela o Sarroch? Dov'erano quando si tagliavano a man bassa i bilanci della sanità pubblica? Dov'erano quando si eliminavano posti-letto negli ospedali? Dov'erano quando si pre pensionavano i medici salvo poi richiamarli in servizio (e farli anche morire, come è accaduto a Sassari) per fronteggiare l'emergenza Covid? Ah sì, lo so dov'erano, e lo sapete anche voi. A spartirsi le poltrone della sanità.

IVAN PAONE
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