D al Texas arriva una storia sconvolgente, di quelle capaci di togliere il sonno. È tornato l'incubo dell'ameba “mangia cervello”. In alcuni centri nei pressi di Houston (sì, proprio quella di “Houston, abbiamo un problema”), le autorità hanno invitato i cittadini a non usare l'acqua del rubinetto perché potrebbe essere contaminata dal microbo mortale, che già un paio di settimane fa aveva colpito in Florida, dove un ragazzo di 13 anni aveva perso la vita dopo esserci entrato in contatto nuotando in un lago. La “Naegleria fowleri” è un'ameba microscopica, un organismo vivente unicellulare che si trova comunemente nell'acqua dolce calda e nel suolo. Se l'acqua contaminata entra nel corpo umano attraverso il naso, l'ameba viaggiando verso il cervello può causare una malattia rara e debilitante chiamata meningoencefalite amebica primaria. La contaminazione è solitamente fatale e si verifica in genere quando le persone nuotano o si immergono in luoghi caldi di acqua dolce come laghi e fiumi. Leggendo le dichiarazioni di questi giorni, viene il sospetto che molti dei nostri politici quest'estate abbiano preferito il lago al mare.

IVAN PAONE
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