L ' inconcludenza dei nostri politici è leggendaria. Parole, parole, parole e mai un fatto concreto. La discussione si infiamma, si promuovono commissioni d'inchiesta, si fanno dibattiti fiume in Parlamento, ci si accapiglia e alla fine tutto resta come prima. La burocrazia è una piovra che soffoca imprenditori e cittadini come prima, la giustizia civile è lenta come un treno regionale, i cantieri stradali restano aperti per un tempo infinito, le opere pubbliche non vengono ultimate e così via. Si sopravvive, insomma, sperando che questa incapacità dei nostri politici non faccia troppi danni. E per le esigenze spicciole di noi poveri cittadini resta sempre la scappatoia all'italiana: la raccomandazione. E così, quando ci troviamo di fronte a un uomo di governo che non solo parla ma fa, bisogna levarsi il cappello e rendergli omaggio. Prendete Kim Jong-un, il bizzoso dittatore della Corea del Nord. Ha deciso di interrompere i colloqui di pace con la Corea del Sud e per essere sicuro di essere stato capito ha fatto saltare in aria l'ufficio intercoreano di collegamento nella città di Kaesong che avrebbe dovuto ospitare gli incontri. A ripensarci, meglio tenerci i nostri politici inconcludenti.

IVAN PAONE
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