T ra le (cinque) stelle volano gli stracci. È una lite condominiale da ballatoio, non una guerra stellare. L'antefatto sta nella nascita di una piattaforma informatica proditoriamente battezzata Rousseau. Jean-Jacques non era un tipo accomodante. I suoi rapporti umani sono stati spigolosi, la sua vita familiare un disastro, quella pubblica gli ha riservato più dolore che gioia. Ebbe fanatici seguaci e oppositori estremi. Morì isolato, dolcemente folle. Quella piattaforma ora sta implodendo. Il suo padre-padrone e tenutario Davide Casaleggio l'ha definita faro di democrazia; è stata, invece, una fonte di scempiaggini, che hanno reso furente lo spirito irascibile del filosofo ginevrino. I voti di quattro grilli sul web sono stati spacciati per democrazia diretta. Un algoritmo li ha moltiplicati come fotocopie di una stampante impazzita: si sono finti rivoluzionari idealisti, invece hanno predicato soltanto l'odio tra le classi sociali e le generazioni. Giacobini allo sbaraglio, si sono imbucati in parlamento come un'orda di portoghesi senza biglietto. Incompetenti enciclopedici, si sono seduti nei ministeri e a tavola. Rousseau, stufo dell'abuso, li ha ripudiati. Tutti tranne uno: Beppegrillo, che ritiene l'incarnazione del suo mitico Buon Selvaggio. Forse poco buono, selvaggio di sicuro.

TACITUS
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