Q ualche giorno prima dalla riapertura dei bar il “Caffè scorretto” lo ha servito lui. Lui è Padre Ermanno Caccia. La sua vocazione tende al divino, frequenta ambienti curiali, evita quelli profani. É un sacerdote di Bergamo, la città italiana con il maggior numero di morti da coronavirus: tanti che è dovuto intervenire l'esercito per portare le salme ai forni crematori. Molti lo criticano per le sue posizioni scomode sulla chiesa e sulla politica; tutti però gli riconoscono il dono della schiettezza. Come in questa dichiarazione: «È uno scandalo: alle persone che hanno avuto un lutto sta arrivando una bolletta di 700 euro per il trasporto e la cremazione. Questa è una vergogna. Specie se si guarda che lo Stato italiano ha speso 4 milioni per pagare il riscatto di quella ragazza, Silvia. Per l'amor di Dio, andava salvata e bisogna salvare tutti. Ma dov'è il rispetto? Mandi una bolletta di 700 euro a duemila persone per funerale e cremazione e poi spendi 4 milioni per portare a casa questa cristiana o ex cristiana. Queste incongruenze fanno arrabbiare le persone. La gente è ar-rab-bia-ta, prima o poi scenderà in piazza. Mettiamoci anche noi i gilet gialli, come i francesi, e cominciamo a dire che è ora di finirla». Parole di Padre Ermanno, barman improvvisato del Caffè scorretto di oggi.

TACITUS
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