P rima o poi la paura del virus passerà. Perché nel giro di uno o due anni ragionevolmente si troverà un vaccino, e ben prima salterà fuori una cura specifica. Ma prima ancora ci saremo stufati dell'emergenza, e avremo capito che se fumi come una locomotiva e/o non cammini per più di 6 minuti di fila e/o ti disseti a whisky, il tuo problema non è il caro-amuchina.

Detto questo, per ora la psicosi c'è e se abbiamo fortuna potrebbe spazzare via un paio di malvezzi. Il primo sono le barbe da hipster, ricettacolo furente di germi e nefandezze varie. Certo, ciascuno è libero di farsi crescere dei peli sulla faccia, se ritiene, ma le barbe che oggi vanno per la maggiore sono assurdamente leziose. Rifinite quotidianamente, bisognose di cure come un chihuahua, sagomate come se incorniciassero profili da martiri risorgimentali mentre rigogliano su certe facce da terzino di riserva: quanti libri non sono stati letti - vien da pensare - nel tempo speso a forbirle e imbalsamarle. L'altra cosa da eliminare in alleanza con santa igiene incoronata sono gli sputazzi che i ragazzi elargiscono per strada con una disinvoltura bestiale. Ma di questo abbiamo già parlato e francamente fa schifo. Quindi fermiamoci qui. Psicosi, faccia con comodo ma prima di sparire ricordi: barbe compiaciute e scaracchi. Grazie.

CELESTINO TABASSO
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